
La sanità ormai pesa sulle spalle del personale medico e infermieristico, i pronto-soccorso sono al collasso e la gente ci rimane ore prima di veder presa in esame la propria urgenza, prenotare un esame tramite il S.S.N. in tempi utili a diagnosticare una patologia è un'impresa. Questo dirotta sempre più persone verso il privato, per chi può permetterselo, facendo crescere al contempo il numero di persone che decide di non curarsi perché non ha i soldi per farlo.
Ma se in Puglia la sanità assorbe l'85% delle risorse, eppure è talmente carente e costringe a migrazioni in altre regioni per trovare strutture e servizi adeguati e rispettosi della dignità del malato, dove finiscono questi soldi? La sanità pugliese è al collasso e questo è il risultato devastante della politica decennale vendoliana e prima ancora di Fitto. Senza studi sul fabbisogno sanitario reale della popolazione come si può pensare di procedere a tagli e chiusura di strutture ospedaliere?
Devono essere colpite le inefficienze ma al contempo vanno potenziati i servizi al cittadino istituendo le case di cura comunali, la distribuzione domiciliare di farmaci, l' avvio e il potenziamento di tutti i tipi di assistenza domiciliare.
#SiPuòFare, dando fiducia ai cittadini del M5S.
Caterina Vitiello - candidata alla Regione Puglia del MoVimento Cinque Stelle