giovedì 12 febbraio 2015

BLOCCHIAMO LA CHIMICA, IL COMMISSARIO DIFENDA IL SALENTO!


Va avviata con urgenza una mobilitazione dal basso che si opponga e ponga rimedio al grande assalto messo in atto nel nostro Salento e che trova nell "emergenza xylella" l'espressione di un modello di sviluppo sovranazionale che prescinde completamente dal bene e dal benessere collettivo. E quella politica che oggi intende mettere in atto misure "emergenziali", quali eradicazione e irrorazione con pericolosissimi agenti chimici di 260.000 ettari di vegetazione ( di cui 26.000 uliveti), è palesemente al servizio di questo sistema distruttivo.
Verrà sterminato non solo quello che è stato individuato quale "vettore" della xylella ma anche farfalle ed api con evidenti conseguenze mortali per il comparto agricolo e l'equilibrio di tutto l'ecosistema, pregiudicando, nei prossimi anni, la possibilità di produrre alimenti biologici nel territorio salentino. Il tutto dunque apporterà ingenti danni economici ed inevitabili ed irreversibili danni per la nostra salute: nel 2011 solo a Lecce e provincia piu' di 44.000 persone si sono ammalate di patologie tumorali o comunque imputabili a danni ambientali, con un costo sanitario complessivo di 1miliardo120milioni di euro e che, tendenzialmente, raddoppierà nei prossimi vent'anni.
Appare quanto mai insensato continuare ad ignorare gli ottimi risultati ottenuti anche in zone molto colpite dal parziale disseccamento dell'ulivo, attraverso metodi biologici e di agricoltura organica, legittimando interventi a base di chimica, erbicidio e sterminazione degli insetti, che aprirà un grosso business a favore di chi li produce, li prescrive e li vende.
Per questo prima che siano attuate queste strategie, assolutamente da scongiurare, sarebbe utile incontrare il Commissario Giuseppe Silletti, comandante del Corpo Forestale in Puglia, per esporgli i nostri dubbi, per altro esplicitati nell' interrogazione parlamentare presentata al Senato dal M5S ( la n. 4/02736a del 30/09/2014 a prima firma di Barbara Lezzi). Agli agenti della guardia forestale, che dovrebbero essere gli esecutori di questa terribile fase, demandiamo la salvaguardia e la tutela delle nostre terre, anch'essi al fianco della Magistratura affinché si possa bloccare questo scempio prima del punto di non ritorno.

Nessun commento:

Posta un commento